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SFRUTTARE LA TECNOLOGIA

P E R   U N ‘ E D I L I Z I A   P I Ù  S O S T E N I B I L E

Nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e dell’edilizia (AEC), la sostenibilità è stata storicamente vista come un elemento accessorio anziché un elemento indispensabile.

Ma le conseguenze dell’inazione su questioni come il cambiamento climatico e la tutela ambientale diventano sempre più evidenti. Le cose stanno cambiando.

I professionisti AEC di tutto il mondo sono sempre più impegnati a creare un mondo più green, resiliente ed equo. Per affrontare in modo significativo le sfide del ventunesimo secolo, l’edilizia deve essere parte della soluzione, e spetta ai progettisti e agli imprenditori edili giocare questa partita.

Incendi devastanti in Australia, gelate epocali in Texas, gravi inondazioni in Indonesia: come i recenti eventi hanno reso fin troppo evidente, i sistemi naturali da cui dipende la società hanno pericolosamente perso il loro equilibrio. Le attività umane sono responsabili di gran parte di questa instabilità.

La sostenibilità non riguarda solo la salvezza delle specie in pericolo o la tutela delle generazioni future, per quanto importanti siano questi obiettivi, ma anche la salvaguardia delle nostre comunità di oggi.

Un movimento in crescita

HP ha parlato con i membri del suo user group AEC per saperne di più sul ruolo della sostenibilità nel loro lavoro quotidiano. “È la chiave per il progresso, non ci sono dubbi”, afferma Cath, architetta del Regno Unito.

Ma i clienti di Cath non hanno sempre condiviso questo suo impegno, e questa è una problematica fin troppo comune nel settore. In alcuni casi, Cath ha implementato pratiche ecologiche “di nascosto”. “Cerco sempre di inserire elementi più ecosostenibili anche in modo non dichiarato quando scrivo le specifiche di un edificio”, dice. “Per esempio, ho sempre favorito progetti di isolamento più naturali, senza che i clienti lo sapessero, ed è sempre stato divertente, per vedere cosa potevamo migliorare”.

“Contrabbandare” il design verde nei progetti non è stato così necessario negli ultimi anni, dato che i clienti di Cath stanno dando sempre più priorità ad ambienti sani per gli occupanti degli edifici, obiettivo che si allinea bene con molte strategie di design ambientale.

Allo stesso tempo, la consapevolezza pubblica del design verde sta aumentando nel Regno Unito grazie ad alcuni programmi televisivi molto seguiti come Grand Designs di Channel 4. Organismi influenti come il Royal Institute of British Architects (RIBA) stanno anche incoraggiando i professionisti ad agire seguendo i requisiti della 2030 Climate Challenge e altre iniziative. “Personalmente, sto ricevendo molto sostegno dal RIBA”, riferisce Cath.

Il prefabbricato è di moda

Per ridurre i danni ambientali durante la fase di costruzione, Josh, un architetto statunitense, guarda al prefabbricato.

Nei cantieri tradizionali, “gli scarti vengono semplicemente dati per scontati”, dice. “Per chi lavora in altri settori è davvero inconcepibile”.

Secondo l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) degli Stati Uniti, la costruzione e la demolizione di edifici e infrastrutturei hanno generato 600 milioni di tonnellate di detriti in tutti gli Stati Uniti solo nel 2018. Gran parte di questo materiale è successivamente finito in discarica.

Spostare il processo costruttivo dal cantiere a una fabbrica può aiutare a ridurre gli sprechi: si possono infatti produrre componenti di qualità in condizioni controllate, in particolare quando in combinazione con la modellazione BIM. Fortunatamente, la prefabbricazione sta diventando sempre più popolare. Secondo un rapporto del 2020 pubblicato dalla rivista Building Design+Construction, quasi la metà di tutti i grandi appaltatori e manager edili statunitensi ora impiega la produzione offsite per molti o tutti i loro progetti.

Nuova enfasi su vecchie strutture

Oltre a rendere le nuove costruzioni più verdi, i professionisti AEC sono sempre più concentrati sulla ristrutturazione di edifici e infrastrutture esistenti, un approccio che è ancora più green. La maggior parte delle strutture che saranno in uso nei prossimi decenni sono già state costruite, e devono quindi essere inquadrate in un piano ambientale di maggiore sostenibilità. Secondo Project Drawdown, il 99% degli edifici esistenti nel mondov non soddisfa gli attuali standard verdi.

A New York, dove gli edifici sono responsabili del 73% di tutte le emissioni di gas serravi governo ha approvato un’ambiziosa legislazione volta a rendere gli edifici esistenti più rispettosi del clima. Iniziative simili sono state avviate da altre città e agenzie governative.

Un altro vantaggio della ristrutturazione rispetto alla demolizione di strutture esistenti è che non viene rilasciato il carbonio incorporato nei materiali originali e prodotto dai processi di costruzione. “L’edificio più ecologico è quello che non viene abbattuto perché è molto amato”, osserva Josh, un architetto statunitense.

Oltre a progettare per l’uso continuo, i professionisti AEC devono trovare il modo di riciclare i singoli componenti degli edifici e delle infrastrutture quando le strutture vengono smantellate. “Dobbiamo capire il valore dei materiali con cui sono costruiti quegli edifici e come possiamo recuperarli e riutilizzarli”, spiega Cath.

Strumenti e materiali

Per ripensare il loro lavoro alla luce della sostenibilità, i professionisti AEC hanno bisogno dell’aiuto dei loro fornitori.

Tim, un imprenditore edile statunitense, ci dice che mentre la sua azienda ha intrapreso azioni proattive per rendere le sue attività più sostenibili, si è trovata limitato dalla mancanza di prodotti adatti sul mercato. “Credo che la causa vada ricercata all’inizio, a livello dei produttori”, commenta. “Dobbiamo trovare dei prodotti migliori per sostituire il cartongesso, o addirittura profili e montanti. C’è un’enorme produzione di emissioni da tutti questi materiali”. Anche le attività d’ufficio entrano in gioco. Come ci spiega Cath, è di certo più ecologico programmare una videoconferenza piuttosto che prendere un aereo per una riunione, ma anche le e-mail e Zoom hanno un’impronta ecologica. “Qualsiasi cosa facciamo avremo sempre un impatto, quindi dobbiamo cercare di ridurlo il più possibile”, dice.

La sostenibilità è importante anche quando riprogettiamo e ricostruiamo scuole, ospedali, uffici e case in modo che siano più sostenibili e inclusivi. Alcune stampanti di grande formato HP DesignJet sono certificate come efficienti dal punto di vista energetico e utilizzano fino al 30% di plastica riciclata, il che riduce le emissioni di CO2 di 7,3 tonnellate all’anno. Inoltre, DesignJet Studio è certificato per l’emissione zero di CO x mentre offre un servizio ininterrotto ai professionisti AEC. Di conseguenza, i plotter HP sono uno strumento essenziale per chi lavora alla costruzione di un futuro più verde, più sano e più equo.

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